Novità nella cura dell'osteoporosi
giovedì Il trattamento dell’osteoporosi si avvale di numerosi farmaci che, a seguito di sperimentazioni controllate, si sono dimostrati assai efficaci ed in particolare che hanno consentito di ridurre l’incidenza delle fratture di circa il 50%. Sono tuttavia disponibili nuovi approcci terapeutici, altrettanto efficaci, che consistono da un lato nella somministrazione di Bisfosfonati, farmaci da tempo disponibili, a cadenza mensile ovvero per via endovenosa e dall’altro nell’introduzione di farmaci con effetti e meccanismi d’azione assai innovativi. Ci si riferisce al Paratormone, che presenta la caratteristica di stimolare la neoformazione ossea, e soprattutto ad un farmaco ancora in fase sperimentale che si è dimostrato in grado di inibire l’azione di sostanze, appartenenti al gruppo delle citochine, che stimolano gli osteoclasti: in tal modo potrebbe essere disinnescato alla fonte il meccanismo patogenetico fondamentale dell’osteoporosi che consiste nell’accresciuta attività “demolitrice” del tessuto osseo da parte di queste cellule.Interviene Giancarlo Isaia, Professore Ordinario di Medicina Interna dell'Università di Torino e Direttore S.C. Medicina - Malattie Metaboliche dell'Osso, A.S.O. San Giovanni Battista di Torino con Patrizia D'Amelio, Dottoranda in ricerca all'Università degli Studi di Torinio e Nicoletta Casiraghi, Presidente della Fondazione per l'Osteoporosi Piemonte