Uno non vale uno
Democrazia diretta e altri miti di oggi
Da dove ha origine l’opinione diffusa secondo la quale se la gente comune potesse esercitare pienamente il potere, tutto andrebbe meglio? Su quali fantasmi ideologici si basa la pretesa di stilare un programma di governo «votato dalla Rete» e poi continuamente riscritto in base alle esigenze manifestate a colpi di click dai «cittadini costituenti»? Attraverso l’analisi di alcune espressioni chiave, Massimiliano Panarari chiarisce le radici del presunto «primato della gente» che sta scuotendo le fondamenta della nostra democrazia. E le collega alla storia recente: gli esordi con la Lega, l’exploit con il berlusconismo, le evoluzioni del «turbo-renzismo» e il trionfo del m5s.
Mescolando efficacemente cultura pop e analisi sociologica, Panarari fornisce spunti e sollecitazioni per affrontare in modo non scontato le grandi questioni della crisi della rappresentanza, del dissolvimento dei partiti di massa e dell’astensionismo galoppante.
Incontro con Massimiliano Panarari, sociologo della comunicazione e saggista, docente Università LUISS
Intervengono Maurizio Molinari, direttore La Stampa e Giuseppe Berta, storico e professore Università Bocconi
Modera Alberto Infelise, giornalista La Stampa
In collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti del Piemonte.
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