SOTTO UN CIELO INDIFFERENTE
E' la seconda prova letteraria del regista armeno Vasken Berberian. “Sotto un cielo indifferente”, vincitore della 47^ edizione del Premio Acqui Storia 2014. Ci sono libri che, seppur capaci di emozionarci, scordiamo dopo aver chiuso l’ultima pagina, e libri che, per quanto interessanti, risultano aridi ed infecondi. Infine, merce rara e preziosa, ci sono libri necessari. A quest’ultima categoria appartiene il volume di Berberian. E’ un testo coinvolgente dove le vite si moltiplicano, si uniscono, si separano, si ritrovano. E’ una scatola cinese di Storia e storie legate al genocidio armeno, in cui ci si guarda costantemente allo specchio, con i piedi perennemente in movimento. Dalla Turchia alla Grecia, e poi i campanili delle chiese di Venezia e la tundra siberiana spazzata dal vento gelido dell'insensata ferocia sovietica. L'essenza stessa della vita come un viaggio senza fine, come una fuga continua, come prigione e anche come anelito alla libertà. Il preside emerito Giovanni Ramella e la semiologa Caterina Schiavon accompagneranno l’autore di questo testo ambizioso ed avvincente, che sembra fatto apposta per sfidare la rappresentazione più comune di quello che è il vero protagonista del romanzo: il popolo armeno. Modera l’incontro Luca Indemini.